Non è solo giardinaggio: ecco come si chiama davvero il settore che cura verde e piante

La cura del verde e delle piante rappresenta oggi un settore ben più articolato e professionale rispetto all’immagine tradizionale del semplice giardinaggio. Questa attività, infatti, comprende una gamma molto ampia di servizi specializzati e competenze tecniche che spaziano dalla progettazione, realizzazione e manutenzione di aree verdi fino all’implementazione di strategie per la sostenibilità ambientale e il benessere urbano, risultando un ambito chiave per la qualità della vita nelle città contemporanee. Parlare solo di giardinaggio significa dunque ridurre il valore e la complessità di un campo professionale che contribuisce in modo determinante alla gestione degli spazi pubblici e privati, dei parchi, dei giardini storici, delle aree aziendali e delle strutture ricettive.

Il settore del verde: denominazione e ambiti professionali

In ambito tecnico e legale il settore che si occupa della cura, della progettazione e della manutenzione del verde viene identificato come “gestione del verde urbano, ornamentale e paesaggistico”. Questo termine racchiude un insieme di attività integrate che richiedono una preparazione multidisciplinare e aggiornamenti continui. Tale settore trova espressione anche nei lavori di facility management, dove la gestione degli esterni e dei giardini si inserisce nei servizi di gestione integrata degli edifici, garantendo sostenibilità, fruibilità e sicurezza degli spazi.

Le figure professionali coinvolte in questa filiera sono molteplici:

  • Giardiniere professionista: specializzato nella cura, potatura, semina, impianto e protezione delle piante sia ornamentali che funzionali.
  • Progettista del verde: si occupa della pianificazione e della realizzazione di nuovi spazi verdi, spesso con competenze di architettura del paesaggio.
  • Manutentore e tecnico del verde: esegue operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, gestendo impianti di irrigazione, concimazione e trattamenti antiparassitari.

Non va dimenticato che chi opera in questo settore deve conoscere le leggi relative alla tutela ambientale, la fisiologia vegetale, l’uso sicuro di strumenti e sostanze chimiche, la programmazione dei lavori in funzione della stagionalità e della sostenibilità degli interventi.

Differenze tra giardinaggio e gestione del verde

La differenza tra giardinaggio e la vera e propria gestione del verde sta soprattutto nella quantità di competenze richieste e nella complessità degli interventi. Mentre il giardinaggio tradizionale si concentra sull’aspetto pratico della cura quotidiana di piante e spazi verdi privati, come innaffiare, potare e falciare i prati, la gestione del verde si estende a tanti altri ambiti:

  • Analisi del terreno e selezione delle specie più adatte in base a clima, esposizione e rischi fitosanitari.
  • Progettazione di impianti di irrigazione e sistemi di drenaggio.
  • Manutenzione di grandi aree come parchi pubblici, giardini storici, verde sportivo e paesaggi aziendali.
  • Prevenzione e trattamento di parassiti e malattie utilizzando metodi integrati e a ridotto impatto ambientale.
  • Gestione sostenibile delle risorse idriche e utilizzo mirato dei concimi.

Anche la formazione richiama una diversa preparazione: il giardiniere acquisisce esperienza soprattutto praticando, mentre il tecnico della gestione del verde si forma con corsi specifici e spesso con l’ausilio di software di progettazione e strumenti avanzati.

Facility management e servizi per il verde

Oggi molte aziende che offrono servizi di gestione degli spazi esterni operano nell’ambito del facility management, organizzando la manutenzione ordinaria e straordinaria che comprende cura dei prati, gestione delle alberature, manutenzione stagionale di giardini e aree pubbliche, raccolta delle foglie, pulizia di vialetti e siepi, disinfestazione e persino la gestione di spazi verdi interni per aziende e centri commerciali.

Questi servizi vengono forniti sia a privati sia a pubblici amministrazioni, con interventi studiati su misura secondo le esigenze delle strutture e gli orari di maggiore affluenza. Sono quindi parte di una programmazione ampia che punta a migliorare l’estetica, la fruibilità e la sicurezza degli spazi rendendoli accoglienti e funzionali.

L’importanza del settore nella città e nella società moderna

La gestione professionale del verde si collega profondamente al concetto di sostenibilità ambientale: città, quartieri e aziende dipendono dalla qualità degli spazi verdi non solo per ragioni estetiche, ma anche per il miglioramento della qualità dell’aria, la mitigazione delle isole di calore, la regolazione delle acque meteoriche e la promozione del benessere psicofisico della popolazione.

Sono ormai riconosciuti i benefici che gli spazi verdi pubblici e privati portano alla salute delle persone, facilitando la socializzazione, l’attività fisica e la riduzione dello stress. In particolare, la presenza di professionisti specializzati permette di:

  • Conservare il patrimonio arboreo esistente e progettare nuovi impianti secondo principi ecologici.
  • Prevenire l’abbandono e il degrado con interventi tempestivi e programmati.
  • Rispondere alle esigenze delle città intelligenti, dove il verde diventa elemento strategico per la qualità urbana.

In quest’ottica, il termine gestione del verde o, in ambito più specifico e tecnico, architettura del paesaggio, individua in modo più preciso il settore che si occupa della cura, tutela e valorizzazione del patrimonio vegetale, superando la semplice nozione di giardinaggio.

In definitiva, chiamare questo ambito solamente “giardinaggio” significa ignorare la vastità di un settore professionale in continua evoluzione, che richiede competenze tecniche, sensibilità ambientale e conoscenze multidisciplinari. È questa la vera denominazione con cui riconoscere chi quotidianamente, nei nostri spazi collettivi e privati, si prende cura del verde e delle piante, migliorando la qualità della vita e contribuendo a creare città e ambienti più sani e resilienti.

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