Il segreto shock del tuo conto corrente: ecco come le banche creano denaro dal nulla

Il funzionamento dei conti correnti nasconde un meccanismo finanziario poco noto che determina come le banche creano denaro “dal nulla”. Ciò che appare come semplice gestione dei depositi è in realtà alla base di un processo centrale per l’economia moderna: la creazione monetaria tramite prestiti. Questo sistema influenza non solo la quantità di denaro in circolazione, ma anche il potere d’acquisto, l’indebitamento privato e la stabilità stessa del settore bancario.

Cosa accade realmente quando depositi denaro?

Quando si deposita una somma di denaro in banca, ad esempio 1.000 euro, non si sta semplicemente “custodendo” quel denaro. Il deposito rappresenta un credito verso la banca: non corrisponde a contante fisico custodito, ma a una cifra segnata nei registri digitali della banca stessa. Questo credito può essere usato dalla banca come base per altre operazioni, soprattutto per la concessione di prestiti. Nel momento in cui la banca presta parte di questi soldi ad altri clienti, iniziano a circolare nuovi soldi virtuali nel sistema finanziario. In realtà, la banca non utilizza fisicamente il denaro depositato: quando concede un prestito, crea il nuovo credito direttamente e aggiorna i saldi sui conti correnti coinvolti, moltiplicando di fatto la quantità di denaro in circolazione.

Il ruolo della “riserva frazionaria” e del moltiplicatore monetario

La riserva frazionaria è il cuore della moderna creazione monetaria. Le banche sono tenute a conservare solo una piccola percentuale dei depositi come riserva, tipicamente presso la banca centrale, mentre il resto può essere prestato. Ad esempio, se la percentuale di riserva è del 10%, su 1.000 euro depositati, la banca dovrà trattenere solo 100 euro e potrà utilizzare i restanti 900 euro per concedere prestiti. Questi prestiti, una volta accreditati ai clienti, diventano a loro volta nuovi depositi in altre banche, che potranno trattenerne solamente una parte e prestare il resto, innescando così una catena di creazione monetaria nota come moltiplicatore monetario.

  • La creazione di nuovi depositi avviene ad ogni prestito concesso
  • Ogni nuovo prestito alimenta ulteriore denaro virtuale in circolazione
  • La banca guadagna sugli interessi applicati al nuovo denaro

Quindi, a partire da un singolo deposito iniziale, si genera molta più moneta rispetto a quella effettivamente depositata, sempre limitata dalla percentuale di riserva e dalle politiche della banca centrale.

La moneta bancaria: creazione “dal nulla” e dinamiche di bilancio

Secondo Banca d’Inghilterra, Bundesbank e BCE, la gran parte della moneta utilizzata quotidianamente non è stampata o prodotta dallo Stato, ma viene creata dalle stesse banche commerciali quando erogano un prestito. Al momento dell’erogazione, la banca iscrive la nuova cifra come deposito sul conto del cliente, che a sua volta la potrà utilizzare per acquistare beni o servizi. L’atto di prestare genera immediatamente nuovo denaro in circolazione. Nel bilancio bancario, il debito verso il cliente (passività) coincide con la somma prestata (attivo), che il cliente dovrà restituire, maggiorata dagli interessi.

Questa realtà è confermata anche dall’ex vicepresidente della BCE, Vitor Constâncio, secondo cui la creazione di moneta bancaria non dipende dai depositi precedenti o dalle riserve presso la banca centrale. Rileva come sia superata la vecchia teoria del moltiplicatore dei depositi, ribadendo che la moneta bancaria nasce in modo endogeno, cioè direttamente dalla decisione della banca di concedere un prestito.

Per approfondire il concetto di moneta bancaria puoi consultare la voce dedicata su Wikipedia.

Rischi e implicazioni: inflazione, corse agli sportelli e regolamentazione

Mentre il meccanismo di creazione monetaria può apparire vantaggioso per il sistema economico — sostenendo consumi, investimenti e crescita — racchiude rischi sistemici che richiedono attenta regolamentazione:

  • Inflazione: La creazione eccessiva di moneta può contribuire all’aumento dei prezzi, riducendo il potere d’acquisto dei cittadini.
  • Bolle speculative: Prestiti troppo facili e abbondanti possono alimentare investimenti rischiosi, con il rischio di crisi finanziarie.
  • Corsa agli sportelli: Se un numero elevato di clienti tenta di prelevare simultaneamente i propri depositi, la banca potrebbe non disporre di sufficiente liquidità per soddisfarli. Questo fenomeno può portare al fallimento anche delle banche più grandi.

Le banche centrali intervengono fissando riserve obbligatorie minime e stabilendo tassi d’interesse, strumenti che servono a contenere la rischiosità e l’instabilità del sistema.

Conseguenze macroeconomiche e sociali

Il fatto che le banche siano “proprietarie” della moneta che creano, senza particolari complotti o manovre segrete, ha implicazioni significative sulla dipendenza dall’indebitamento. Il processo di generazione del denaro è di per sé semplice, ma può condurre ad una spirale di debiti, con individui e imprese sempre più legati al sistema bancario.
Il denaro creato viene immesso nell’economia, utilizzato per saldare debiti e acquistare beni, alimentando la circolazione economica. Tuttavia, il rischio di default dei mutuatari, crisi di fiducia o mancanza di liquidità può mettere in pericolo la stabilità dell’intero sistema.

Chi controlla davvero la creazione di moneta?

La risposta è duplice: da una parte le banche commerciali, che materialmente creano la gran parte della moneta utilizzata nella vita quotidiana, dall’altra le banche centrali, che regolano le condizioni generali del sistema grazie alle norme di riserva e ai tassi di interesse. È importante comprendere che quanto depositato in banca è solo una voce contabile, che può essere moltiplicata e utilizzata per prestiti, investimenti e speculazioni.

Per chi vuole approfondire le dinamiche storiche e tecniche della moneta bancaria, Wikipedia offre contributi essenziali e aggiornati.

La trasparenza del sistema e la consapevolezza dei cittadini

Considerare il proprio conto corrente solo come “cassaforte” è una illusione. Comprendere il funzionamento reale delle banche aiuta a gestire consapevolmente le proprie finanze e a valutare le potenziali conseguenze di scelte come mutui, prestiti o investimenti. Conoscere i limiti della sicurezza dei depositi e i rischi di sistema è fondamentale in tempi di instabilità finanziaria.

La creazione di denaro dal nulla rimane uno dei segreti più scioccanti ma anche più semplici dell’economia moderna: il denaro che appare sul conto corrente grazie a un prestito non esisteva prima, ma è stato generato con un semplice click, pronto a muovere l’economia.

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